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La mobilità ciclistica urbana ex extra-urbana necessita di una segnaletica di direzione dedicata per ora non prevista dal Codice della Strada.
In ambito urbano, soprattutto in presenza di una rete di percorsi ciclabili ben strutturata o anche di una percorso di significativa lunghezza, il percorso preferibile in bici può essere significativamente diverso da quello consigliato alle auto; le biciclette infatti possono avere scorciatoie, possono percorrere le ZTL, talvolta hanno una situazione facilitata di controsenso nei sensi unici, oppure alcuni percorsi ciclabili consentono di aggirare in modo sicuro incroci molto pericolosi.
In ambito extra-urbano la segnaletica di direzione per gli autoveicoli conduce frequentemente a strade di grande scorrimento, svincoli su più livelli o rotatorie di grandi dimensioni ove oltre che pericoloso può essere vietato il transito alla biciclette. Il sistema di percorsi ciclabili o strade minori sicure e consigliate per la mobilità ciclistica deve essere pertanto evidenziato con una segnaletica dedicata come in molti paesi europei. Casi emblematici sono le modalità di ingresso o di uscita dalle grandi città come Roma, Milano, ma anche di minor dimensione, ove seguendo con la bici la segnaletica di direzione ci si trova involontariamente in sistemi semiautostradali di grandissima pericolosità.
LEGENDA
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