I seguenti documenti, preparati con il prezioso apporto di qualificati tecnici di "area FIAB", sono stati discussi ed approvati dal Consiglio Nazionale e pertanto esprimono posizioni "ufficiali" della Federazione. Si fa riserva, ovviamente, con lo sviluppo del dibattito, di possibili emendamenti e/o integrazioni future.
In alcune Regioni c’è una forte attività sul tema della mobilità ciclistica. FIAB sente il bisogno di promuovere, in ogni Regione, un Ufficio Regionale per la Mobilità Ciclistica e che provveda a gestire più aree di attenzione. Il decalogo è il risultato di un questionario che nel 2014 Fiab assieme all’Università di Verona ha sviluppato per i Coordinatori Regionali per raccoglie le attività svolte dalle varie Regioni sulla mobilità ciclistica.
Documento approvato dal Consiglio Nazionale della FIAB. Maggio 2008. E' stato dimostrato che chi usa abitualmente la bicicletta vive più a lungo e in salute. È stato appurato altresì che situazioni in cui si segnalano gravi traumi al capo a seguito di cadute in bici sono rare e comunque numericamente minori rispetto ad incidenti che coinvolgono automobilisti o altri utenti della strada.
Documento approvato dal Consiglio Nazionale della FIAB. Bologna, 11 febbraio 2006 Molte persone affermano di non utilizzare quotidianamente la bici perché hanno paura. O di utilizzarla con un persistente senso d'inquietudine, di insicurezza. E i dati oggettivi d'incidentalità, purtroppo, non fanno che confermare ciò che, a livello di percezione soggettiva, è considerato come un fatto acquisito.
Documento approvato dal Consiglio di Presidenza della Fiab il 27 luglio 2003 e integrato dal Consiglio Nazionale del 19 ottobre 2003 "Il diritto alla mobilità dev’essere tutelato per tutti attraverso interventi che inibiscano l’eccesso della motorizzazione privata e favoriscano mobilità alternative e sostenibili. Tra questi interventi rientra senza dubbio l’incentivazione dell’uso della bicicletta."