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Alcuni giornali italiani hanno recentemente rilanciato notizie di stampa internazionali su "autostrade ciclabili" in Danimarca, Germania e Olanda. Tralasciando l'evidente incongruenza della traduzione, affrettata e approssimativa, le superstrade ciclabili sono una delle nuove frontiere ingegneristiche miranti a superare limiti già molto elevati di utilizzo della bicicletta negli spostamenti quotidiani, raggiunti in aree metropolitane come quella di Copenhagen, di Amsterdam, della Ruhr.
Sobborghi, insediamenti satelliti e aree abitative disperse intorno alle grandi città risultano piuttosto refrattarie alle politiche di riduzione del traffico automobilistico praticate in alcuni paesi. I costi di collegamento di tali insediamenti esterni ai centri urbani maggiori con trasporti pubblici sono troppo alti e di difficile sostenibilità, in rapporto ai numeri di passeggeri ipotizzabili. D'altra parte le distanze dai luoghi di lavoro nei centri urbani sono tali da determinare tempi di percorrenza troppo alti con le usuali infrastrutture ciclabili, per rappresentare un'alternativa valida. Il risultato finora è stato che l'uso del mezzo motorizzato privato è rimasto dominante e di difficile erosione.
Le superstrade ciclabili puntano a chiudere questo vuoto, realizzando nuovi standard di linearità, tempi di percorrenza, confortevolezza e sicurezza rispetto alle usuali piste ciclabili urbane ed extra-urbane. Le caratterstiche progettuali e realizzative di maggiore impatto sono:
Alcune delle caratteristiche indicate si differenziano nettamente dalle piste ciclabili già esistenti al di fuori delle aree urbane più densamente popolate. In molti casi queste ultime sono destinate a spostamenti prettamente locali all'interno di zone periferiche o semi-rurali; oppure la progettazione è scaturita da esigenze di utilizzo nel tempo libero; oppure i percorsi non hanno continuità fino alle reti ciclabili urbane già esistenti.
Le superstrade ciclabili sono già presenti nelle aree metropolitane di paesi con ciclabilità molto sviluppata (Olanda e Danimarca, dove il trend prosegue) e in via di realizzazione in altri, come Germania, Belgio, Svizzera, la Gran Bretagna ecc.
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